Marino Bigot: scopritore di talenti, a casa sua le prime riunioni tra associati #AIA110elode

Nell’ambito del progetto di comunicazione nazionale #AIA110elode per celebrare i 110 anni di fondazione dell’Associazione, sul sito e sui social dell’AIA sono ricordati gli associati che hanno lasciato un segno nella storia associativa, fatta di tante piccole storie. L’obiettivo di questa iniziativa è anche quello di ricordare quei tanti protagonisti che spesso, in maniera anche defilata, hanno rappresentato qualcosa di importante per la nascita e la crescita delle Sezioni.


Marino Bigot

(1911 – 1985)

Entrato nell’AIA nel 1946
Cofondatore della Sottosezione di Cormons nel 1959
Primo Presidente della Sezione di Cormons fino al 1980

Marino Bigot, classe 1911, fu tra i Fondatori della Sottosezione di Cormons, nel giugno 1959, dopo aver reclutato diversi arbitri del posto appoggiandosi alla Sezione di Gorizia. Un lavoro capillare di pubblicizzazione del Corso Arbitri e di formazione tecnica, addirittura le prime riunioni del neonato gruppo si tenevano a casa sua, che dopo qualche anno diede a Bigot la grande soddisfazione di assistere all’istituzione della Sezione di Cormons, di cui divenne il primo Presidente. Sopperì al non aver raggiunto grandi traguardi sul campo con quelli raggiunti da dirigente, alla guida della compagine friulana fino al 1980, quando dovette abbandonare per motivi di salute, diventando Presidente Onorario.
Marino Bigot fu scopritore di grandi talenti dell’arbitraggio come Paolo Toselli ed Enzo Barbaresco. Ricevette dal CONI, nel 1980, la Stella d’Argento al Merito sportivo. Dopo la sua morte, nel 1985, la Sezione venne intitolata alla sua Memoria.

 

Fonte: www.aia-figc.it